IL POPOLO PALESTINESE HA IL DIRITTO DI LOTTARE PER LA PROPRIA EMANCIPAZIONE

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Dichiarazione del Comitato Centrale del FGC. 8 ottobre 2023

Il Fronte della Gioventù Comunista sostiene il diritto del popolo palestinese a lottare per i propri diritti e la propria liberazione. Denunciamo le politiche dello Stato di Israele e i soprusi quotidiani commessi dal suo governo contro il popolo palestinese, con il sostegno complice degli USA, della UE, della NATO e dei loro alleati.

Denunciamo i media e le autorità del nostro Paese, che presentano gli eventi di questi giorni come un attacco unilaterale in cui Israele è la vittima. L’ipocrisia di queste posizioni sta nel fatto che negano la brutalità quotidiana subita dal popolo palestinese in 75 anni di occupazione: la colonizzazione illegittima dei territori occupati, le famiglie espulse dalla propria terra, la tortura nelle carceri israeliane, il regime di apartheid imposto da uno Stato guidato da un’ideologia suprematista che nega ai palestinesi il diritto ad esistere.

Rifiutiamo il tentativo dei media di negare l’esistenza della lotta palestinese in quanto tale, cercando di ridurla a una contrapposizione tra i terroristi islamici e la “democratica” Israele.

L’attuale governo israeliano, egemonizzato da forze ultra-nazionaliste ed estremiste, ha intensificato gli attacchi contro il popolo palestinese, con una condotta criminale anche a danno del suo stesso popolo. In questi attacchi sono morti decine di civili palestinesi, bambini compresi. Rimuovere questo contesto serve a costruire una narrazione arbitraria che legittima la condotta dello Stato di Israele e dimentica che il diritto dei popoli alla resistenza dall’occupazione è riconosciuto persino dall’ONU.

Riteniamo irricevibile la posizione e la condotta del governo italiano e di diverse amministrazioni locali, che hanno espresso da subito sostegno incondizionato allo Stato di Israele, arrivando a proiettare la bandiera israeliana sui palazzi istituzionali in diverse città. Allo stesso modo, denunciamo la condotta delle forze politiche parlamentari, dalla destra nazionalista al PD di Elly Schlein, che parla ipocritamente di “necessità di dialogo” mentre sostiene apertamente Israele, evitando sistematicamente di dire che la fine dell’occupazione e dei crimini israeliani è presupposto per ogni processo di pace in Palestina.

Da comunisti, ribadiamo senza timidezza e tentennamenti la nostra solidarietà e vicinanza al popolo palestinese, e il nostro sostegno alle sue organizzazioni di classe di matrice laica e progressista.

È evidente che nessuna pace nella regione potrà esistere finché non si garantiranno il diritto del popolo palestinese ad avere uno Stato, la fine dell’occupazione illegittima, la liberazione delle migliaia di prigionieri politici palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane, il diritto al ritorno dei palestinesi dalla diaspora, riconosciuto anche in numerose risoluzioni delle Nazioni Unite.