ALLA SAPIENZA IL MERCATO DELLE VACCHE: SILENZIO ELETTORALE VIOLATO E BANCHETTI AI SEGGI.
Le elezioni della Sapienza sono il mercato delle vacche, nelle facoltà banchetti elettorali delle liste, nuove affissioni e distribuzione di materiale di propaganda durante le operazioni di voto in palese violazione del silenzio.
Il regolamento elettorale dell’università prevede che la propaganda elettorale termini «dalle 24 ore precedenti all’apertura dei seggi». Eppure facendosi un giro per l’università si vedono decine di rappresentanti delle tre liste principali (Sapienza in Movimento, Vento di Cambiamento-Fenix e Studenti Indipendenti) intenti a effettuare banchetti, distribuire volantini materiale di propaganda agli studenti all’ingresso delle facoltà, o addirittura davanti all’entrata dei seggi. Decine di studenti vengono letteralmente accompagnati al seggio a votare con annesso candidato che distribuisce materiale elettorale per evitare che sbaglino qualche voto di preferenza. Ogni mattina compaiono nuovi manifesti nelle facoltà e gli studenti trovano nuovi volantini e materiale di propaganda ad accoglierli sui banchi nelle aule. Una situazione intollerabile, in cui le liste principali stanno sistematicamente violando il regolamento, con un evidente danno per chi a quelle regole si sta attenendo. La nostra critica non arriva di certo a sostenere, come previsto dalla legge nazionale che sia vietata qualsiasi attività dei candidati a 200 metri dai seggi, né che alle elezioni universitarie non debba essere consentito un carattere di maggiore elasticità nella propaganda.
Non critichiamo il fatto che i candidati siano presenti nelle facoltà, che intercettino e parlino con gli studenti con cui normalmente hanno rapporti durante tutto l’anno. Ben diverso è mobilitare schiere di persone, per lo più pagate da strutture politiche, dipendenti di partiti, sindacati, che stabilmente si presentano ai seggi per condizionare continuamente il voto degli studenti. Sappiamo che dietro alle elezioni universitarie ruotano forti interessi economici e di legittimazione delle forze politiche, non solo studentesche, e per questo riteniamo intollerabile quanto sta accadendo, a palese danno di chi si oppone ad una gestione padronale dell’università, che vive di questa corruzione e complicità di settori studenteschi. Una pratica che lungi dal portare gli studenti al voto, continua ad allontanare sempre più studentesse e studenti, che sono disgustati da questi metodi che finiscono per diventare uno specchio della corruzione della politica ad altri livelli.
Dai seggi ci vengono poi segnalati diversi casi di studenti ammessi a votare senza il documento con certificazioni di garanzia fatte da altri studenti, che non dovrebbero avere alcun valore nelle procedure elettorali. Un dipartimento ha invitato a votare indirettamente una lista inviando agli studenti il video elettorale realizzato da «Sapienza in Movimento».
Il FGC ha presentato in queste ore un esposto alla commissione elettorale con tutte le violazioni registrate in questi giorni, documentate con fotografie e video che saranno pubblicati in queste ore.
di seguito alcune delle foto raccolte
Matematica: nella giornata del 1 dicembre alle ore 13.00 circa, due attivisti di «Vento di Cambiamento» si dividono i flyer elettorali (foto 1 e 2) e iniziano a distribuirli agli studenti in fila all’ingresso del seggio (foto 3 e 4).
Giurisprudenza: nella giornata del 1 dicembre alle ore 12.00 circa: Banchetto di Sapienza in Movimento (come si vede dai flyer elettorali presenti) e diversi studenti legati alla lista in questione che volantinano davanti all’entrata del seggio allestito nell’aula V e nell’androne della facoltà.
Lettere: diffusione di materiale di propaganda da parte della lista “Studenti Indipendenti” nella facoltà di lettere nella mattinata del 3 dicembre. Molti studenti che entrano in facoltà vengono sistematicamente avvicinati dai rappresentanti e candidati della lista che illustrano parti del programma invitano a votare indicando candidati per i diversi organi, distribuendo materiale di propaganda.