#CubaRespira Aiutiamo chi ci aiuta: appello alla mobilitazione contro il Bloqueo
Ieri mattina è atterrato in Italia il secondo gruppo di medici ed infermieri provenienti da Cuba. La nuova brigata medica opererà a Torino, mentre quella arrivata il 22 marzo è al lavoro a Crema in Lombardia. Nel momento di crisi più grave attraversato dal nostro Paese nel dopoguerra, i lavoratori e le classi popolari in Italia hanno ricevuto la pronta solidarietà internazionalista di Cuba. Un supporto non scontato per tutto il personale della nostra sanità pubblica messa in ginocchio dal Covid-19. Un aiuto concreto e disinteressato, con un alto valore pratico e simbolico.
Mentre noi riceviamo solidarietà, medici ed infermieri, la pandemia è arrivata anche a Cuba. Lì il sistema sanitario ha a disposizione sicuramente strutture, posti letto e un pieno organico di personale sanitario. Il modello della sanità pubblica socialista sta compiendo già un grande sforzo per tutelare la salute dei cubani e dei popoli dei 67 paesi in cui sono attive missioni mediche cubane. Ma per un’isola di 11 milioni di abitanti è praticamente impossibile essere del tutto autosufficienti, e la sanità cubana ha bisogno di acquistare all’estero dei nuovi ventilatori polmonari per affrontare al meglio il nuovo Coronavirus.
L’acquisto di questi ventilatori da parte dell’agenzia governativa cubana Medicuba è stato però impedito. Le aziende produttrici contattate hanno risposto di aver ricevuto nuove linee guida aziendali che imponevano l’interruzione di ogni rapporto con Cuba. A causa del Bloqueo, il blocco economico illegale imposto unilateralmente dagli Stati Uniti dal 1961, che ha già causato enormi sofferenze al popolo cubano impedendo per decenni l’acquisto di beni anche di prima necessità non prodotti sull’isola.
Mentre Cuba “esporta” medici ed infermieri, gli Stati Uniti impediscono a Cuba di poter acquistare la strumentazione necessaria per affrontare il virus. Non possiamo rimanere a guardare passivamente gli effetti di questa azione odiosa. Facciamo appello ai giovani, agli studenti, ai lavoratori, agli artisti e a tutti coloro che hanno a cuore la solidarietà internazionalista e la lotta contro l’ingiustizia. Facciamoci sentire, aiutiamo chi ci sta aiutando. Rispondi anche tu all’appello, diffondiamo il messaggio: «A chi esporta solidarietà vogliono negare anche l’aria. Via il Bloqueo!» #CubaRespira