MONDOCONVENIENZA. LA LORO FORZA È LO SFRUTTAMENTO, LA NOSTRA FORZA È LA LOTTA! Dichiarazione della Segreteria Nazionale del FGC

dichiarazione-mondoconv-1

1. Più di un mese fa decine di lavoratori del magazzino di MondoConvenienza di Campi Bisenzio (FI) hanno iniziato uno sciopero ad oltranza contro le condizioni di feroce sfruttamento a cui sono sottoposti. MondoConvenienza, grazie al sistema degli appalti e subappalti che hanno garantito paghe da fame e ricattabilità, ha fatto profitti miliardari sulla pelle dei facchini e degli autisti. Parliamo di salari da 900/1100 euro netti per lavoratori che fanno anche 300 ore mensili, a cui non viene neanche applicato il contratto collettivo di categoria. Inoltre, ai lavoratori vengono riconosciute le paghe previste dal Ccnl Pulizie Multiservizi, mentre per quanto riguarda la parte normativa l’azienda applica un “Regolamento Aziendale” (non sottoscritto da alcuna sigla sindacale) con cui taglia diritti in materia di ferie e malattia e si arroga un potere arbitrario sui lavoratori (addebiti e sospensioni illegittime della prestazione lavorativa utilizzati come continuo elemento di minaccia).

 

2. Contro i lavoratori in sciopero, fin da subito si è abbattuta in maniera feroce e violenta la repressione statale e padronale. Decine di sgomberi con calci, pugni, strangolamenti e manganellate hanno provato a piegare la resistenza operaia, senza però riuscirci. Non siamo stupiti della postura tenuta dall’amministrazione comunale e in particolare dalla Regione, i quali, oltre ad esprimersi tardivamente sulla vicenda, non hanno preso nessun provvedimento nel tavolo con l’azienda o nelle sedi istituzionali preposte, al fine di esercitare una pressione reale su committente e cooperativa per la risoluzione positiva della vertenza. Le lotte dei lavoratori sono scomode per le istituzioni, sia sul piano elettorale che politico, e perciò vengono relegate ad una mera questione di gestione dell’ordine pubblico senza entrare nel merito delle questioni sostanziali (salari, ritmi di lavoro, diritti sindacali…). Inoltre, gli stessi esponenti politici che amministrano Regione e comune fanno riferimento a quegli stessi partiti responsabili di aver varato le peggiori leggi contro i lavoratori, dal Jobs Act ai Decreti Sicurezza.

 

3. Nel frattempo, MondoConvenienza e la cooperativa che gestisce l’appalto hanno tentato non solo di mettere in discussione il diritto di sciopero – sostenendo che sia illegittimo protestare di fronte ai cancelli – ma anche di fomentare crumiri e camionisti a forzare i picchetti, mettendo a repentaglio la vita stessa dei lavoratori. Anche durante il tavolo in Prefettura – risultato strappato dopo settimane di lotta – hanno mostrato il volto dell’arroganza padronale disconoscendo l’idea stessa che i lavoratori si possano organizzare in sindacato e rifiutando ogni singolo punto della piattaforma rivendicativa. Nonostante i numerosi tentativi della controparte di screditare la protesta e di mettere i lavoratori l’uno contro l’altro, nel corso delle settimane decine di lavoratori del magazzino di Campi Bisenzio si sono aggiunti ai loro colleghi fuori dai cancelli.

 

4. L’attacco repressivo di fronte ai cancelli ha creato una forte indignazione pubblica che, nonostante i tentativi di far passare in sordina la protesta, ha raggiunto i lavoratori di altri magazzini di MondoConvenienza a Roma, Torino e Bologna che hanno deciso di organizzarsi e unirsi alla battaglia. Si sono susseguite proteste e picchetti che hanno paralizzato centinaia di camion ogni giorno, creando danni per decine di migliaia di euro alle cooperative e alla committenza, dimostrando una determinazione ed energia enorme da parte dei lavoratori. Proteste e picchetti che la polizia ha provato parimenti a reprimere duramente ma che non hanno fatto altro che stringere attorno agli operai in lotta sempre più segmenti di studenti, lavoratori, organizzazioni politiche e associazioni cittadine. Questo allargamento dello sciopero in una vera e propria lotta di filiera è un risultato importante e non scontato, che dimostra come anche un piccolo gruppo di operai che alza la testa può infondere coraggio e fare da esempio per i propri colleghi.

 

5. Il clima repressivo e l’attacco subito dai lavoratori in lotta si inserisce nel più generale clima di una ricerca continua e forzata dell’unità nazionale – in senso smaccatamente nazionalista -, che il Governo persegue al fine di portare avanti le politiche antipopolari della sua agenda. Aumenta tutto (pane, latte, frutta, luce, benzina), tranne che i salari dei lavoratori. Dal Decreto Lavoro fino al recente attacco al diritto di sciopero dei Ferrovieri, il Governo Meloni si riconferma il comitato d’affari del grande capitale italiano e dei monopoli contro la classe operaia e gli strati popolari. La lotta contro il sempre maggiore coinvolgimento dell’Italia nei piani imperialisti della NATO, la pericolosa escalation che sta subendo la guerra in Ucraina, l’economia di guerra e il carovita che pesa giorno dopo giorno sui salari dei lavoratori, non può che avvenire su un terreno classista, partendo da quello che è il movimento reale. E in tal senso il sostegno alle lotte che esistono e che fanno male ai padroni sono il cordone ombelicale che lega le rivendicazioni immediate a quella che è la necessaria lotta politica contro il sistema capitalistico che sta conducendo il mondo verso la barbarie.

6. L’arroganza dei padroni non ha limiti. Giovedì scorso, la cooperativa ha licenziato in maniera illegittima 25 operai che scioperato nel magazzino di Campi Bisenzio, effettuando una vera e propria condotta antisindacale e di attacco frontale nei confronti del diritto di sciopero. Proprio per la portata politica e di allargamento in cui si inserisce, per la potenza che ha di squarciare la pace sociale tanto ricercata dal Governo Meloni, la lotta dei lavoratori MondoConvenienza ha tutte le carte in regola per passare da lotta di filiera a lotta generale e generalizzata. Al contrario della vulgata che ha impestato anche pezzi delle organizzazioni di classe, le lotte operaie esistono e sono visibili alla luce del sole, per chi vuole vedere. In questo momento i nostri compagni assieme a diverse forze sociali sono impegnati da giorni davanti ai cancelli a sostenere le azioni di sciopero. Proprio perché l’azienda non vuole cedere, in quanto questo creerebbe un precedente fondamentale nell’ottenimento di migliori condizioni, è necessario partecipare attivamente e sostenere con tutte le forze questa lotta fino alla vittoria della vertenza.

Invitiamo tutti a sostenere la lotta dei lavoratori MondoConvenienza nelle città in cui questa è presente e in cui potrà svilupparsi nelle prossime settimane. Bisogna lavorare affinchè dalla battaglia specifica si passi alla lotta politica, contro il governo, la guerra, l’economia di guerra e il carovita dilagante, contro la pericolosa escalation bellica in corso che rischia di portarci alla barbarie. Questa lotta è oggi uno dei terreni attorno a cui aggregare i segmenti più combattivi di classe verso le mobilitazioni contro la guerra dei prossimi mesi e gli sciopero nazionali in programma da parte delle forze sindacali conflittuali. In questo senso, continueremo a fornire il nostro supporto ai lavoratori in lotta, perché di fronte alla scelta “o le nostre vite, o i loro profitti”, sappiamo da che parte stare.