IN PIAZZA PER LA MEMORIA E PER L’OGGI. 27 GENNAIO AL FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE CONTRO GENOCIDIO E PULIZIA ETNICA
Il Fronte della Gioventù Comunista scenderà oggi in piazza a Roma, Milano, Napoli e Cagliari al fianco della comunità palestinese, per chiedere la fine della complicità dell’Italia con lo sterminio del popolo palestinese e le politiche di genocidio portate avanti da Israele.
Consideriamo illegittima e inaccettabile la decisione del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di vietare le manifestazioni pro-Palestina previste per la giornata del 27 gennaio. È una decisione ipocrita e antidemocratica, che mostra il servilismo del governo Meloni nei confronti delle pressioni filo-israeliane, come anche l’utilizzo arbitrario e inaccettabile dell’accusa di “antisemitismo” per bollare qualsiasi manifestazione di solidarietà alla Palestina.
Se c’è un pericolo di antisemitismo in Italia, bisogna guardare alle commemorazioni fasciste come quelle per Acca Larenzia, che il governo Meloni non ha mai condannato apertamente, mentre i suoi esponenti continuano a difendere la legittimità del saluto romano. Lo sterminio degli ebrei da parte del nazifascismo è stato un crimine orrendo, di cui i fascisti italiani sono stati complici ed esecutori. Non accettiamo lezioni sull’antisemitismo da chi oggi si reputa erede politico di quella storia.
Israele è oggi governato da un’ideologia fanatica, razzista e fondamentalista, che considera legittima la colonizzazione, l’occupazione illegale dei territori palestinesi, la segregazione razziale e la pulizia etnica. Gli esponenti del governo israeliano affermano di star combattendo “animali umani”, promuovono una de-umanizzazione costante del popolo palestinese, sostenendo l’idea di una colpevolezza collettiva e l’indistinguibilità tra civili e forze militari. In spezzo a qualsiasi convenzione hanno colpito l’intera popolazione privandola di acqua, cibo, elettricità e rifornimenti sanitari. Solo pochi giorni fa il governo israeliano ha ribadito la sua indisponibilità a riconoscere uno Stato di Palestina.
Questa politica ha causato 25mila morti palestinesi in quattro mesi, di cui 12mila bambini, un numero altissimo di mutilati, orfani, milioni di sfollati. La stessa Corte Internazionale di Giustizia ha riconosciuto la plausibilità delle accuse verso Israele per crimini di genocidio.
La Giornata della Memoria, che ricorda la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, ha senso se vive nel presente e si misura con la realtà quotidiana. Chi tradisce il significato di questa giornata è proprio chi vorrebbe utilizzare la memoria dei crimini di ieri per giustificare i crimini di oggi.
Per questo, scenderemo in piazza nelle principali città italiane per chiedere la fine della cooperazione dell’Italia con Israele, per esigere la fine del massacro in corso nella striscia di Gaza.
Sosteniamo il diritto del popolo palestinese alla resistenza. Il bagno di sangue in Medio Oriente potrà giungere al termine solo con il riconoscimento di uno Stato di Palestina indipendente nei confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale, il diritto al ritorno di tutti i profughi e la liberazione dei prigionieri politici palestinesi.
PER LA FINE DEL MASSACRO A GAZA. PALESTINA LIBERA.