ATTACCO GIUDIZIARIO A TORINO. 12 MISURE CAUTELARI: ANCHE A UN MEMBRO DELLA SEGRETERIA NAZIONALE DEL FGC.
La Questura di Torino questa mattina ha notificato 12 misure cautelari tra obbligo di firma, divieto di dimora e fogli di via a studenti e lavoratori che hanno partecipato alla manifestazione del 1 Maggio 2022, repressa duramente dalla Polizia. Tra i denunciati vi è anche un membro della segreteria nazionale del FGC, la cui misura viene giustificata dalla Questura a causa della partecipazione alle manifestazioni studentesche dello scorso 28 gennaio 2022, successive alla morte di Lorenzo Parelli durante uno stage scolastico. Oltre alla denuncia, gli è stato notificato il c.d. “obbligo di firma”, cioè l’obbligo di presentarsi quotidianamente alla Polizia Giudiziaria.
È significativo che la motivazione principale volta a legittimare le misure cautelari sia proprio quella relativa ai fatti del 28 Gennaio. Quel giorno ci furono decine di cortei studenteschi in tutto il paese, ma l’Italia lo ricorda soprattutto per l’attacco brutale e ingiustificato della Polizia sugli studenti di Torino. 20 studenti rimasero feriti, tra cui militanti della gioventù comunista. La violenta repressione scatenata dal governo contro studenti che manifestavano per la morte di un loro coetaneo fu così brutale che generò un’ondata di indignazione e di solidarietà da parte di decine di artisti, personaggi pubblici e dello spettacolo.
Quel movimento studentesco continuò a crescere, arrivando a portare 200mila studenti in piazza in tutta Italia il 18 febbraio, con centinaia di scuole occupate in tutto il paese. Dimostrò una consapevolezza non scontata, attaccando il sistema dell’alternanza scuola-lavoro e denunciando le responsabilità della Confindustria, e persino isolando quelle sigle legate al centro-sinistra che tentavano di mettere a tacere queste posizioni.
Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in quei giorni, riferì in Parlamento e giustificò le azioni della Polizia attaccando apertamente il Fronte della Gioventù Comunista (FGC) come promotore delle proteste. Due anni dopo, veniamo colpiti con azioni giudiziarie assurde se rapportate al contesto di quei giorni.
È una modalità di “erogazione” delle denunce politiche che conosciamo bene, che viene utilizzata scientificamente per colpire le forze politiche e sociali, in particolare a Torino.
Il tempismo non è casuale: queste denunce arrivano proprio mentre il Governo punta a far approvare in Parlamento entro fine febbraio una nuova riforma della scuola, che rafforza ulteriormente il sistema dell’alternanza scuola-lavoro e l’integrazione tra scuole e imprese. Proprio ora, non a caso, si colpiscono con azioni giudiziarie i promotori delle grandi manifestazioni studentesche di due anni fa.
Esprimiamo solidarietà a tutti i militanti e gli studenti denunciati. Faremo quadrato contro le intimidazioni e la repressione. La migliore risposta ai tentativi di delegittimare le lotte di studenti e lavoratori sarà continuare la mobilitazione, a partire dall’opposizione alla riforma Valditara e al governo della guerra.
La lotta contro l’alternanza scuola-lavoro e il governo Meloni è giusta e necessaria.