SCUOLA, FGC: «LA VERA BATTAGLIA E’ APPENA INIZIATA»
Appare ormai chiaro che non c’è una maggioranza parlamentare sufficiente per approvare il ddl ex Aprea. Si tratta della seconda vittoria ottenuta dalla mobilitazione di studenti e lavoratori della scuola, dopo l’accantonamento della proposta dell’aumento a 24 ore dell’orario dei docenti. Una protesta che ha costretto il partito democratico, perno dell’attuale maggioranza di governo a ritirare il suo appoggio al provvedimento. Una vittoria che serviva, che trasmette finalmente l’idea che i diritti non si mendicano, ma si conquistano con la lotta. Sarebbe tuttavia un errore imperdonabile credere che la partita sulla difesa della scuola pubblica sia terminata qui. In primo luogo perché sono ancora intatti i provvedimenti economici, che in relazione con la “spendig review“ tagliano fondi alla scuola pubblica che sono l’ossatura economica del progetto di privatizzazione della scuola. In secondo luogo perché quello che la protesta di studenti ed insegnanti è riuscita ad ottenere è un arresto (parziale) di politiche che sicuramente verranno riproposte nei prossimi anni, sotto mutate forme, nuovi firmatari e nuove coalizioni di governo, sulle base delle imposizioni economiche e politiche che vengono dall’Unione Europea.
Non saremmo onesti se non dicessimo questa verità, se cantassimo alla vittoria, dimenticando il contesto in cui ci troviamo. Per questo crediamo che la lotta debba proseguire più forte di prima contro i tagli alla scuola, e che questa lotta debba essere una lotta unitaria tra studenti e lavoratori della scuola, superando divisioni e “giochi dei ruoli” scolastici. Tutti gli studenti hanno potuto constatare come l’atteggiamento di molti insegnanti sia mutato una volta accantonato il provvedimento sulle 24 ore, che li colpiva direttamente. Invitiamo quegli insegnanti a rompere ogni indugio, ad abbandonare quei sindacati concertativi che frenano la protesta, che sono i primi a chiedere di interrompere la lotta e continuare al fianco degli studenti.
Abbiamo vinto una battaglia, ma sappiamo che la vittoria definitiva potrà avvenire solo liberandosi dalle imposizioni dell’Unione Europea e dagli interessi economici di un sistema che vuole trasformare la scuola e l’università in una fonte di profitto, che vuole una scuola di classe, anticamera dello sfruttamento del lavoro e dell’assenza di diritti. Questa verità ci appare chiara nella fase che stiamo attraversando, con nuove manovre annunciate, che diamo per assolutamente sicure, attacco ai diritti dei lavoratori, chiusura di fabbriche e posti di lavoro, dismissione della sanità pubblica. Di una cosa siamo assolutamente certi: i prossimi mesi, saranno mesi di lotta e noi non abbiamo nessuna intenzione di mollare. Fino alla vittoria!
argomenti e terminologie anni ’70. possibile che non si riesca ad andare avanti e premiare chi studia e si fa il culo? siete proprio manipolati dai “benestanti” italiani, quelli dallo stipendio sicuro che non divideranno mai niente con voi: GLI INSEGNANTI. sono loro che guadagnano 50€ all’ora per i corsi di recupero, e sono sempre loro che non vi trasmettono tutte le conoscenze perchè non ce le hanno, sono loro che hanno sempre attivato una battaglia contro gli studenti perchè col coltello dalla parte del manico. riflettete e attivate i neuroni, perchè li avete ma purtroppo sono manipolati.
vi voglio bene
viva i giovani!