COMUNICATO DELLA SEGRETERIA NAZIONALE SULLE MOBILITAZIONI STUDENTESCHE DEL 22 MARZO

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Le manifestazioni studentesche di oggi danno un segnale importante, ma non basta ancora. Il governo vuole far passare sotto assoluto silenzio una riforma che rafforzerà l’integrazione tra scuole e imprese e il sistema dell’alternanza scuola-lavoro, che ha già ucciso tre ragazzi. Una riforma che i padroni vogliono, quindi troppo importante per lasciarla all’opinione pubblica. È uno schiaffo a Lorenzo, Giuseppe, Giuliano, alle loro famiglie, ai 200mila studenti scesi in piazza in quell’inverno. Una riforma pesantissima, ma che resta fuori dal dibattito politico, perché centro-destra, PD e Cinque Stelle sono d’accordo sul portarla avanti. Ad aprile inizierà la discussione alla Camera. Dobbiamo farla conoscere a tutti, imporre una voce di dissenso nel dibattito del paese. Dobbiao costruire un ampio movimento che sappia legare assieme l’opposizione a questa riforma, la solidarietà al popolo palestinese, il NO alle politiche di guerra del governo Meloni. Le scuole non sono aziende, via il governo della guerra.