Dichiarazione comune di 17 organizzazioni giovanili comuniste in seguito al 18° MECYO. Roma 8 – 10 novembre 2024

mecyo-banner-sito

Dichiarazione comune di 17 organizzazioni giovanili comuniste in seguito al 18° MECYO (Incontro Europeo delle Gioventù Comuniste). Roma 8 – 10 novembre 2024

 

Giovani di tutta Europa,

le organizzazioni della gioventù comunista che firmano questa dichiarazione, in seguito al 18° Incontro delle Organizzazioni Giovanili Comuniste Europee che si è riunito a Roma tra l’8 e il 10 Novembre, rilanciano lo slogan dell’incontro e vi lanciano un appello: unitevi a noi per insorgere contro la guerra e lo sfruttamento capitalistico, per conquistare il nostro futuro!

Il 18° MECYO, ospitato dal FGC d’Italia nel pieno della lotta contro il governo nazionalista di Giorgia Meloni, ha dimostrato che le organizzazioni giovanili comuniste vogliono rafforzare la nostra lotta comune internazionale, lo scambio di informazioni, il dibattito e il confronto tra le idee. Ha dimostrato, in aggiunta, la continua vitalità di questo incontro, che dal 2001 è stato ospitato a Madrid, Lisbona, Atene, Istanbul, Praga, Barcellona, Bruxelles, Francoforte, Roma, Linz, Belgrado e Larnaca.

Noi, organizzazioni giovanili comuniste di tutta Europa, salutiamo i milioni di giovani che in tutto il mondo lottano oggi per i propri diritti, contro le politiche antipopolari dei loro governi, contro la guerra imperialista, contro il genocidio del popolo palestinese!

A pochi giorni dall’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre che portò i lavoratori al potere per la prima volta nella storia dell’umanità, ci siamo riuniti in un contesto internazionale in cui tutte le contraddizioni insanabili del sistema capitalistico sono diventate evidenti. Uniti e organizzati, spalla a spalla nella nostra lotta comune, vogliamo dichiarare con forza:

Il capitalismo minaccia il nostro futuro!

 

Le nuove generazioni in Europa hanno vissuto, e vivono sulla loro pelle, le crisi capitalistiche del 2008 e del 2020, e tutti i segnali puntano ad una nuova che verrà, accompagnata da nuove grandi minacce al futuro dei popoli e della gioventù. L’escalation di guerra, l’impoverimento generalizzato della classe lavoratrice e dei settori popolari, la realtà delle nuove generazioni che oggi vivono in condizioni peggiori di quelle dei propri genitori, hanno tutte origine nel sistema capitalistico stesso, sia in periodo di crisi, sia in periodo di crescita economica.

Oggi, questo sistema fondato sul profitto e sullo sfruttamento minaccia direttamente il futuro e la vita stessa dei popoli e della classe operaia:

- La competizione e la concertazione tra le potenze capitalistiche per il controllo dei mercati e delle quote di mercato, dei territori strategici, delle sfere di influenza, delle rotte commerciali e di approvvigionamento, delle risorse energetiche e minerarie, genera nuovi conflitti imperialisti con decine di migliaia di morti. In nome dell’economia di guerra, a cui l’UE fa aperto appello e che aggrava la militarizzazione già esistente, si impongono ai popoli sacrifici e privazioni per sostenere la corsa agli armamenti, la competizione militare, gli interventi imperialisti negli scenari di guerra. Chi paga il prezzo della guerra imperialista sono sempre i popoli, la classe operaia e i suoi figli.

- Sul suolo dell’Europa, si combatte da più di due anni e mezzo una sanguinosa guerra imperialista in Ucraina, tra il blocco USA-UE-NATO e la Russia capitalista. Questa guerra, in cui viene versato il sangue di migliaia di giovani ucraini e russi, è la continuazione del processo controrivoluzionario del 1989-91, in cui l’odio nazionalista è stato apertamente fomentato e utilizzato dalle borghesie locali ed estere. L’intervento militare in Ucraina da parte della Russia non può cancellare le responsabilità di USA, UE e NATO, dall’allargamento ad Est della NATO al sostegno alle forze fasciste e neo-naziste durante e dopo il golpe ucraino del 2014. Chiamiamo i popoli di tutti nostri paesi a lottare al nostro fianco contro la guerra, contro i piani della NATO e delle “nostre” borghesie, portati avanti anche di fronte al pericolo della guerra, per l’uscita dei nostri paesi dalla NATO e da tutte le alleanze imperialiste, per la fine delle ostilità, per la solidarietà internazionalista contro i veleni del nazionalismo e la propaganda di guerra, per la pace, affinché i lavoratori prendano in mano il proprio destino.

- In Medio Oriente, Israele sta continuando il genocidio del popolo palestinese nella striscia di Gaza, mentre crescono le violenze in Cisgiordania con un inasprimento del regime di occupazione, ed espande la guerra a tutti i popoli della regione, lanciando una campagna militare in Libano. I bombardamenti, gli attacchi e le uccisioni di leader politici in Palestina, Libano, Iran, Siria, da parte di Israele, rischiano di evolvere in una più ampia escalation di guerra in tutta la regione. Condanniamo la complicità dei governi europei, degli USA, dell’UE e della NATO con le politiche criminali di Israele, con i suoi piani espansionisti e di pulizia etnica. Esprimiamo solidarietà e supporto ai comunisti palestinesi e alle organizzazioni dei lavoratori, così come per i comunisti e le organizzazioni di lavoratori israeliani, che stanno subendo la repressione del loro stesso governo nella loro lotta per fermare i piani genocidi dello Stato d’Israele e per la pace, per l’uguaglianza e la giustizia. Nell’ultimo anno, noi giovani comunisti siamo stati in prima linea nelle grandi mobilitazioni popolari e studentesche in tutta Europa, per chiedere la fine di ogni forma di coinvolgimento dei nostri Paesi nel massacro del popolo palestinese e nell’occupazione illegittima dei suoi territori. Sosteniamo le legittime aspirazioni del popolo palestinese e il suo diritto alla resistenza contro l’occupazione.

Facciamo appello ai lavoratori, ai popoli, alle gioventù di tutti i paesi ad intensificare la lotta per fermare il genocidio, per un cessate il fuoco immediato, per porre fine all’occupazione israeliana della Palestina, per esprimere la loro ferma solidarietà alla giusta lotta palestinese, per la lotta attraverso cui i popoli del Medioriente possano ottenere il loro diritto a vivere in pace. Palestina libera!

- In queste condizioni, i governi di tutta Europa introducono nuove misure antipopolari che attaccano i diritti dei lavoratori, riducono i salari, cancellano le conquiste del movimento operaio. Allo stesso tempo, in molti paesi si intensificano la repressione di Stato e poliziesca; la stessa “democrazia” borghese assume tratti sempre più reazionari, mentre gli spazi di reale partecipazione popolare e i diritti democratici si riducono sempre di più. Nei paesi UE, il recovery plan “Next Generation EU” dimostra che, per i padroni, la via d’uscita dalla crisi è sempre scaricarne i costi sulle spalle dei popoli, a cui vengono chiesti sacrifici per continuare a sostenere i profitti delle imprese. Similmente, il cosiddetto “European Green Deal” dimostra che il capitalismo vede la crisi climatica e la devastazione ambientale come un nuovo terreno di profitto per i monopoli.

In prima linea nelle lotte della gioventù per i nostri diritti!

La gioventù d’Europa vive oggi in una condizione difficile. Le false promesse di benessere del capitalismo si infrangono dinanzi alla realtà della vita quotidiana:

- Sperimentiamo sulla nostra pelle lo sfruttamento capitalistico, gli elevati livelli di disoccupazione giovanile, i salari bassi, l’impiego part-time, il lavoro non pagato mascherato da “tirocinio”, in nome degli slogan della “competitività sui mercati” e della “flessibilità”.

- Viviamo una situazione di costante insicurezza nella nostra vita e rispetto al nostro futuro. Ostacoli sempre più grandi limitano il soddisfacimento dei bisogni fondamentali, come il diritto alla salute, ad avere una casa a prezzi accessibili, il libero accesso allo sport, alla cultura, allo svago e al tempo libero. Tanti scelgono l’emigrazione nella speranza di un futuro diverso, mentre milioni di giovani che non trovano una “via di uscita” finiscono nel baratro della depressione, dell’abuso di alcool, nelle dipendenze dalle droghe.

- Il diritto all’istruzione è sempre più minacciato dagli ostacoli di natura economica, dalla privatizzazione e da una più generale mercificazione dell’istruzione stessa, mentre in tutti i paesi la scuola e l’università, includendo il contenuto degli insegnamenti, vengono riformate in senso reazionario, per modellarle sugli interessi e le necessità dei grandi monopoli capitalistici.

- Gli slogan sulla “libertà” nascondono la realtà sempre più oppressiva della repressione, così come quella della propaganda e dell’indottrinamento che oggi avvengono con l’utilizzo dei mezzi di comunicazione vecchi e nuovi, nonché i sistemi educativi, per presentare la realtà capitalistica e le politiche imperialiste come una “normalità” e rimuovere tra le nuove generazioni l’idea che si possa lottare per un futuro diverso.

Questi sviluppi, sia pur in forme e misure differenti, accomunano tutti i nostri paesi e sono il risultato delle politiche dei governi borghesi, sia di destra che di “sinistra”. I fatti dimostrano che, indipendentemente che siano forze liberali, conservatrici o socialdemocratiche a governare, la sostanza della realtà capitalistica non cambia. Combattiamo l’illusione secondo cui è possibile “amministrare” questo sistema e le sue istituzioni in favore del popolo, perché questa illusione si trasforma in una gabbia per le lotte e le legittime aspirazioni della gioventù.

Noi, le gioventù comuniste, sosteniamo la lotta della gioventù di tutta Europa in difesa dei propri diritti. Siamo stati, siamo e saremo in prima linea in tutte le lotte della gioventù, degli studenti, della classe operaia e dei sindacati di classe, per un’istruzione e una sanità pubbliche e gratuite, in base alle esigenze e alle potenzialità attuali, per i diritti nei luoghi di lavoro, per l’occupazione contro la precarietà e l’insicurezza, per il diritto alla casa, alla cultura, al riposo, allo sport, a vivere in un ambiente sano, sicuro, e non inquinato.

La storia ha dimostrato che solo attraverso la lotta dei popoli, e in determinate condizioni, è possibile ottenere condizioni di vita migliori, per quanto – in ultima istanza – i vicoli ciechi del capitalismo sono superabili solo sfidando le fondamenta di questo sistema.

 

La gioventù d’Europa deve alzare la bandiera dell’internazionalismo

La fratellanza internazionalista tra i popoli e i lavoratori di tutti i paesi, il nostro internazionalismo proletario, sono la vera alternativa alla propaganda che punta a intrappolare la gioventù con false idee sui “valori tradizionali”, così come per i  “valori europei” identificati con la difesa dell’UE del capitale, delle sue politiche, del suo legame inscindibile con gli interessi dei grandi monopoli. Oggi, mentre si sviluppano i conflitti imperialisti, l’UE si conferma una alleanza imperialista al servizio dei potenti, rafforzando la Politica di Sicurezza e Difesa Comune e la spesa per armamenti.

Le guerre e gli interventi imperialisti, così come lo sfruttamento da parte dei monopoli, generano flussi migratori drammatici, con milioni di profughi e rifugiati, che vedono calpestati brutalmente i loro diritti basilari e la loro dignità nei paesi ospitanti. In questo contesto, le forze politiche, tra cui la destra nazionalista, che difendono gli interessi del grande capitale e sono al governo in molti paesi, utilizzano il razzismo e la xenofobia per costruire e mantenere il proprio consenso, seminando odio e divisioni tra i popoli e la classe operaia.

Il nazionalismo e le forze reazionarie trovano supporto in tutta Europa. In numerosi paesi dell’Est Europa, i governi nazionalisti hanno avviato la persecuzione dei comunisti. L’UE è un partecipante attivo in tutto questo. L’anticomunismo viene ormai adottato come ideologia ufficiale dell’UE, mentre viene promossa l’equiparazione antistorica con il nazi-fascismo, attraverso la costruzione ideologica del “totalitarismo” e la teoria degli “opposti estremismi”. Queste politiche oggi stanno oggettivamente spianando la strada alle forze nazionaliste e reazionarie.

In questo contesto, ribadiamo che l’alternativa a queste forze non sono gli appelli da parte dei partiti borghesi liberali o socialdemocratici per costruire “alleanze antifasciste”. Il Fascismo nasce dal sistema capitalista; è il suo braccio armato contro il movimento operaio. La vera alternativa a queste forze può essere costruita solo dal popolo, dall’unità di tutti gli sfruttati in nome della solidarietà e della fratellanza internazionalista, con i comunisti alla testa di questa lotta.

Con questo spirito, le gioventù comuniste d’Europa si impegnano a rafforzare la propria lotta congiunta e a dare forza agli Incontri delle Gioventù Comuniste Europee (MECYO), come uno spazio importante per rafforzare la discussione, lo scambio di analisi, il coordinamento e le relazioni fraterne tra le nostre organizzazioni. Allo stesso modo, lottiamo per rafforzare la lotta della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica (WFDY) e il suo carattere antimperialista.

Il comunismo è la gioventù del mondo: insorgiamo!

 

Gioventù d’Europa, insorgiamo, perché il futuro non è già scritto. Il capitalismo non sarà la fine della storia. Sfruttamento, guerra, povertà, oppressione, emigrazione non saranno il nostro futuro!

Le esplosioni di rabbia popolare in tutto il mondo, le grandi lotte operaie che in tanti paesi europei dimostrano la combattività della classe operaia, sono la dimostrazione che esiste uno spazio per rafforzare l’impatto delle idee comuniste e del movimento rivoluzionario nel XXI secolo.

Le idee della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre, di cui ricordiamo l’anniversario in questi giorni, hanno rappresentato per decenni l’alternativa alla guerra imperialista e all’ingiustizia di questo sistema. Oggi, quelle idee indicano la strada in cui è possibile avanzare verso nuove conquiste e vittorie. Difendiamo e rivendichiamo la grande storia del movimento comunista nel XX secolo, contro ogni tentativo di falsificarla. Oggi, il nostro compito di comunisti nel XXI secolo è tracciare un bilancio dalla nostra storia, dell’esperienza delle rivoluzioni del secolo scorso e del fallimento di chi ha scelto di rinunciare a quelle idee. È necessario studiare, trarre le lezioni e conclusioni appropriate, per rafforzare la nostra lotta comune e la nostra capacità di essere davvero una forza d’avanguardia  a fianco dei Partiti Comunisti in ciascuno dei nostri paesi.

Tenendo alta la bandiera rossa della rivoluzione, la gioventù comunista oggi può assicurarsi che giovani forze si uniscano alla lotta per la conquista del potere politico da parte dei lavoratori, che saranno le nuove leve dei partiti comunisti in tutti i paesi; per rafforzarli ideologicamente e politicamente, e intensificare l’attacco.

 

Il comunismo è la gioventù del mondo, il capitalismo è storicamente obsoleto e destinato a lasciare il passo al mondo nuovo. Oggi, abbiamo il compito di lottare per costruire un mondo di vera libertà, democrazia, pace, giustizia sociale. Una società governata dai lavoratori, che abolisca lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, in cui il progresso tecnico e scientifico possa essere messo davvero al servizio del benessere di tutti, in cui potremmo godere dei diritti nel campo dell’istruzione, del lavoro, del tempo libero, del libero accesso alla cultura e allo sport.

Siamo fiduciosi che, nell’arco della nostra vita, saremo protagonisti di una nuova marcia rivoluzionaria dei lavoratori verso un futuro luminoso. Il futuro apparterrà al socialismo!

 

All’unisono, dichiariamo:

 

Gioventù d’Europa, insorgi

contro la guerra imperialista e lo sfruttamento capitalistico.

Lottiamo uniti tenendo alta la bandiera dell’Ottobre,

per la nuova società, per il socialismo!

 

Roma, 19 novembre 2024

 

Le organizzazioni che firmano la dichiarazione:

 

  1. Gioventù Comunista d’Austria (KJÖ), Austria
  2. Lega della Gioventù Comunista (YCL), Regno Unito
  3. Giovani Socialisti del Partito Socialista dei Lavoratori di Croazia (MS), Croazia
  4. Organizzazione della Gioventù Democratica Unita (EDON), Cipro
  5. Gioventù Comunista di Danimarca (DKU), Danimarca
  6. Unione della Gioventù Comunista (UJC), Francia
  7. Gioventù Socialista Operaia Tedesca (SDAJ), Germania
  8. Gioventù Comunista di Grecia (KNE), Grecia
  9. Movimento della Gioventù “Connolly” (CYM), Irlanda
  10. Gioventù del Partito dei Lavoratori (WPY), Irlanda
  11. Fronte della Gioventù Comunista (FGC), Italia
  12. Movimento della Gioventù Comunista (CJB), Paesi Bassi
  13. Giovani Comunisti in Norvegia (UngKom), Norvegia
  14. Lega della Gioventù Comunista Rivoluzionaria (bolscevica) RKSM(b), Russia
  15. Collettivi dei Giovani Comunisti (CJC), Spagna
  16. Gioventù Comunista di Svezia (SKU), Svezia
  17. Gioventù Comunista di Turchia (TKG), Turchia
English version

Common announcement of 17 Communist Youth Organisations after the 18th MECYO

 

Youth of all Europe,

The Communist Youth Organisations signing this declaration, following the 18th Meeting of European Communist Youth Organisations (MECYO) that took place in Rome between 8-10 November, relaunch the slogan of the meeting and call for you: join us in rising up against war and capitalist exploitation, to conquer our future!

The 18th MECYO, hosted by the FGC of Italy amid the struggle against Giorgia Meloni’s nationalist government, showed that communist youth organisations want to strengthen our common international struggle, exchange of information, debate and exchange of ideas. It also demonstrated the continuous vitality of this meeting, that since 2001 has been hosted in Madrid, Lisbon, Athens, Istanbul, Prague, Barcelona, Brussels, Frankfurt, Rome, Linz, Belgrade and Larnaca.

We, communist youth organisations from all over Europe, salute the millions of young people around the world who today are fighting for their rights, against the anti-popular policies of their governments, against the imperialist wars, against the genocide of the Palestinian people!

A few days after the anniversary of the October Revolution that brought workers to power for the first time in the history of humanity, we gathered in an international context in which all the irremediable contradictions of the capitalist system have become evident. United and organised, shoulder to shoulder in our common struggle, we want to declare forcefully:

Capitalism threatens our future!

 

In Europe new generations have experienced, and feel in their lives, the capitalist economic crisis of 2008 and of 2020, while all the signs point to a new one to come, with new great threats to the future of peoples and youth. The escalation of war, the generalised impoverishment of the working class and popular sectors, the reality of new generations living today in worse conditions than their parents, all have their origins in the capitalist system itself, either in crisis or in period of growth.

Today, this system based on profit and exploitation directly threatens the future and the very lives of peoples and the working class:

- The competition and compromises between the bourgeoisies for control of markets and market shares, strategic territories, spheres of influence, trade and supply routes, energy and mineral resources, generates new imperialist conflicts with tens of thousands of deaths. In the name of war economy, to which the EU openly appeals, and which escalates the pre-existing militarization, sacrifices and deprivations are imposed on the peoples to support the arms race, military competition, and imperialist interventions in war scenarios. Those who pay the price for the imperialist war are always the peoples, the working class and its children.

- On the soil of Europe, in Ukraine a bloody imperialist war has been going on for two and a half years, between the US-EU-NATO bloc and capitalist Russia. This war, in which the blood of thousands of young Ukrainians and Russians is being spilled, is a continuation of the counter-revolutionary process of 1989-91, where nationalist hatred was openly fomented and utilised by local and foreign bourgeoisies. Russia’s military intervention in Ukraine cannot erase the profound responsibilities of the US, EU and NATO, from the eastward NATO expansion to the support of fascist and neo-Nazi forces during and after the 2014 Ukrainian coup. We call on the peoples of all our countries to fight alongside us against the war and any form of involvement of our governments, against the NATO plans and against the plans of “our” bourgeoisies that are carried forward even in the face of the risk of a world war, for the exit of our countries from NATO and all imperialist alliances, for an end to hostilities, for internationalist solidarity against the poisons of nationalism and war propaganda, for workers to take their destiny into their own hands, for peace.

- In the Middle East, Israel is perpetuating the genocide of the Palestinian people in the Gaza Strip, while violence is escalating in the West Bank as the occupation regime tightens, and it is expanding the war against the peoples of the region, by launching a military campaign into Lebanon. The bombings, the attacks and killings of political leaders by Israel in Palestine, Lebanon, Iran, Syria, risk to evolve into a wider escalation of war throughout the region. We condemn the complicity of European governments, the US, the EU and NATO with Israel’s criminal policies and its expansionist and ethnic cleansing plans. We express solidarity and support to Palestinian Communist and Workers’ organisations, as well as the ones in Israel that are facing repression from their own government, in their struggle to stop the genocidal plans of the State of Israel and for peace, equality and justice. Over the past year, we young communists have been at the forefront of large popular and student mobilisations across Europe, demanding an end to any involvement of our countries in the massacre of the Palestinian people and the illegitimate occupation of their territories. We support the legitimate aspirations of the Palestinian people and their right to resistance against occupation. We call the workers, the people, the youth in all countries to intensify the struggle to stop the genocide, for an immediate ceasefire, and to end the occupation of Palestine by Israel, to express their firm solidarity with the just struggle of the Palestinians, to the struggle through which the peoples of Middle East can achieve their right to live in peace. Free Palestine!

- In these conditions, governments across Europe are introducing new anti-popular measures that attack workers’ rights, reduce wages, and erase the achievements of the labour movement. At the same time, State and police repression are intensifying in many countries; bourgeois “democracy” is taking on increasingly reactionary characteristics, while the spaces for real popular participation and democratic rights are being increasingly reduced. In EU countries, the “Next Generation EU” recovery plan demonstrates that, for the owners, the way out of the crisis is always to offload the costs onto the people’s shoulders, who are asked to make sacrifices to continue supporting corporate profits. Similarly, the so-called “European Green Deal” demonstrates that capitalism sees climate crisis and environmental devastation as a new arena of profitability for monopolies.

 

At the forefront of youth struggles for our rights!

 

The youth of Europe today live in a difficult condition. Capitalism’s false promises of prosperity are shattered in the face of the reality of everyday life:

- We experience capitalist exploitation, high levels of youth unemployment, low wages, part-time employment, unpaid work disguised as “internship”, in the name of the slogans of “market competitiveness” and “flexibility”.

- We live in a situation of constant insecurity in our lives and with respect to our future. Ever greater obstacles limit the fulfilment of basic needs, such as the right to healthcare, to affordable housing, free access to sport, culture, recreation and leisure. Many choose emigration in the hope of a different future, while millions of young people who cannot find a “way out” end up in the abyss of depression, alcohol abuse, drug addiction.

- The right to education is increasingly threatened by economic obstacles, privatisation and a more general commodification, while in all countries, schools and universities, and their curriculum are reformed in a reactionary direction, to shape them to the interests and needs of the large capitalist monopolies.

- The slogans about “freedom” conceal the increasingly oppressive reality of repression, as well as the propaganda and indoctrination that take place today with the use of old and new media, as well as educational systems, to present capitalist reality and imperialist policies as a ‘normality’ and remove among the new generations the idea that they can fight for a different future.

These developments, albeit in different forms and to different degrees, are common to all our countries and are the result of the policies of bourgeois governments, both right-wing and “left-wing”. The facts show that regardless of whether Liberal, Conservative or Social-democratic forces govern, the substance of capitalist reality does not change. We fight the illusion that it is possible “to manage” this system and its institutions in favour of the people, because this illusion turns into a cage for the struggles and legitimate aspirations of youth.

We, the communist youth, support the struggle of youth throughout Europe in defence of their rights. We have been, we are, and we will be in the forefront of all the struggles of youth, students, the working class and class-oriented trade unions, for free and public education and healthcare, according to the contemporary needs and potential, for rights in the workplace, for employment against precarity and insecurity, for the right to housing, culture, rest, sport, to live in a healthy, safe, and unpolluted environment.

History has shown that it is only through the struggle of peoples and under certain conditions, that it is possible to attain better living conditions, although – ultimately – the dead ends of capitalism can only be overcome by challenging the foundations of this system.

 

The youth of Europe must raise the flag of internationalism

 

Internationalist brotherhood between the peoples and workers of all countries, our proletarian internationalism, are the real alternative to the propaganda that aims to ensnare the youth with false ideas of “traditional values”, as well as the one of “European values”, identified with the defence of the EU of capital, its policies, its inseparable link with the interests of the big monopolies. Today, as imperialist conflicts develop, the EU confirms itself as an imperialist alliance at the service of the powerful, strengthening the Common Security and Defence Policy and arms spending.

The imperialist wars and interventions, as well as the exploitation by monopolies, generate dramatic migratory flows, with millions of refugees and displaced persons, who see their basic rights and dignity brutally trampled upon in the host countries. In this context, the political forces who defend the interests of big capital, including the nationalist right, which are in government in many countries, use racism and xenophobia to build and maintain their consensus, sowing hatred and divisions between peoples and the working class.

Nationalism and reactionary forces are promoted all around Europe. In numerous Eastern European countries, nationalist governments have initiated the persecution of communists. The EU is also an active participant in this. Anti-communism is now adopted as the official ideology of the EU, while the anti-historical equation with Nazi-fascism is promoted through the ideological construction of “totalitarianism” and the theory of “opposing extremes”. These policies today are objectively paving the way for nationalist and reactionary forces.

In this context, we reiterate that the alternative to these forces is not appeals by liberal or social-democratic parties to build “anti-fascist alliances”. Fascism is born from the capitalist system; it is its long arm against the workers’-people’s movement. The real alternative to these forces can only be built by the people, by the unity of all the exploited in the name of internationalist solidarity and brotherhood, with the communists at the forefront of this struggle.

In this spirit, the communist youths of Europe are committed to strengthening their joint struggle and to empower the Meeting of European Communist Youth Organisations (MECYO) as an important space to strengthen the discussion, exchange analysis, for coordination and fraternal relations between our organisations. Likewise, we strive to strengthen the struggle of the World Federation of Democratic Youth (WFDY) and its anti-imperialist character.

 

Communism is the youth of the world: let’s rise up!

 

Youth of Europe let’s rise up: the future is not written yet. Capitalism will not be the end of history. Exploitation, war, poverty, oppression, emigration will not be our future!

The explosions of popular anger throughout the world, the great workers’ struggles that in so many European countries demonstrate the combativity of the working class, are proof that there is a space for strengthening the impact of communist ideas and for the revolutionary movement in the 21st century.

The ideas of the Great October Socialist Revolution, whose anniversary we commemorate in these days, have for decades represented the alternative to imperialist war and the injustice of this system. Today, those ideas point the way forward to new conquests and victories. We defend and claim the great history of the communist movement in the 20th century, against all attempts to falsify it. Today, our task as communists in the 21st century is to assess our history, the experience of the revolutions of the last century and the failure of those who chose to renounce those ideas. We need to study, draw the appropriate lessons and conclusions, to strengthen our common struggle and our ability to truly be a vanguard force on the side of the Communist Parties in each of our countries.

By holding high the red flag of revolution, the communist youth today can ensure that more young forces join the struggle for the workers’ seizure of political power as they are the next shift of communist parties in all countries; to strengthen them ideologically and politically and intensify the attack.

Communism is the youth of the world; capitalism is historically obsolete and destined to give way to the new world. Today, we have a duty to fight to build a world of true freedom, democracy, peace, social justice. A society governed by workers, which abolishes the exploitation of man by man, in which technical and scientific progress can truly be put at the service of the well-being of all, in which we can enjoy rights in education, work, leisure, free access to culture and sport.

We are confident that, within our lifetimes, we will be the protagonists of a new revolutionary workers’ march towards a bright future. The future will belong to socialism!

 

In unison, we declare:

 

Youth of Europe, rise up

against imperialist war and capitalist exploitation, to achieve our future!

We struggle united holding high the flag of October

for the new society, for socialism!

 

Rome, 19 November 2024

 

 

The Organisations signing the statement:

 

  1. Communist Youth of Austria (KJÖ), Austria
  2. Young Communist League (YCL), Britain
  3. Young Socialists of the Socialist Workers’ Party of Croatia (MS), Croatia
  4. United Democratic Youth Organization (EDON), Cyprus
  5. Communist Youth of Denmark (DKU), Denmark
  6. Union of the Communist Youth (UJC), France
  7. Socialist German Workers’ Youth (SDAJ), Germany
  8. Communist Youth of Greece (KNE), Greece
  9. Connolly Youth Movement (CYM), Ireland
  10. Workers’ Party Youth (WPY), Ireland
  11. Front of the Communist Youth (FGC), Italy
  12. Communist Youth Movement (CJB), Netherlands
  13. Young Communists in Norway (UngKom), Norway
  14. Revolutionary Communist Youth League (Bolsheviks), RKSM(b), Russia
  15. Collectives of Young Communists (CJC), Spain
  16. Communist Youth of Sweden (SKU), Sweden
  17. Communist Youth of Turkey (TKG), Turkey