DICHIARAZIONE IN SEGUITO AL 17° INCONTRO DELLE GIOVENTÙ COMUNISTE EUROPEE (MECYO)

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Le organizzazioni della Gioventù Comunista che sottoscrivono questa dichiarazione, in seguito al 17° Incontro delle Gioventù Comuniste Europee che si è tenuto a Larnaca (Cipro) tra il 15 e il 17 dicembre, dichiarano e riaffermano, come recita lo slogan dell’incontro: «La gioventù unita, organizzata e militante, in prima linea nella lotta! Contro le guerre imperialiste e l’oppressione, contro lo sfruttamento capitalistico. Per l’Europa dei lavoratori, per il socialismo!»

Il 17° Incontro delle Gioventù Comuniste Europee ha avuto luogo in un periodo davvero cruciale e impegnativo per i lavoratori e la gioventù in Europa. In questo periodo denso di sfide, le organizzazioni giovanili comuniste riconoscono che tramite l’unità e la militanza, la gioventù deve essere in prima linea nella lotta per i propri diritti e nella lotta contro lo sfruttamento capitalistico e l’imperialismo.

Noi, giovani della classe operaia e degli strati popolari, siamo ancora oggi vittime delle dure conseguenze della crisi capitalistica globale, così come quelle dello sviluppo capitalistico. La debole ripresa economica dopo la lunga recessione della precedente crisi economica del 2008 è stata schiacciata sotto il peso della nuova crisi capitalistica del 2020, delle misure prese per far fronte alla pandemia di Covid-19, del tumulto nei mercati, la pressione sul commercio internazionale, includendo la promozione di una guerra commerciale, l’imposizione di sanzioni e lo scoppio di nuovi conflitti imperialisti.

L’impoverimento assoluto e relativo della classe operaia che è mostrato dall’ondata di inflazione, l’acuto incremento dei prezzi dei beni essenziali, assieme ai ripetuti incrementi dei tassi di interesse, hanno abbattuto gli standard di vita della classe operaia e degli strati popolari. L’inflazione colpisce ancor di più i gruppi vulnerabili della popolazione e la gioventù. Tutto questo è dovuto dai monopoli che hanno potuto incrementare i loro profitti persino durante la crisi. I vicoli ciechi del capitalismo sono evidenti e l’unico modo per superarli è attraverso la lotta della classe operaia e della gioventù.

In Europa la UE, come forma avanzata di integrazione inter-statale capitalistica, un’alleanza imperialista con interessi parzialmente contraddittori al suo interno, gioca un ruolo importante nel rafforzare le politiche anti-popolari nel nostro continente, colpendo la gioventù, la classe operaia e gli strati popolari. Senza nessuna illusione sulla possibilità di riformare l’Unione Europea in favore del popolo, o in un cambiamento del carattere dell’Unione Europea, i Partiti Comunisti e le organizzazioni della Gioventù Comunista degli stati membri della UE combatteranno l’imminente battaglia elettorale delle elezioni europee e continueranno a lottare nonostante le difficili condizioni, rafforzando la lotta contro la UE del capitale. Dobbiamo affrontare le elezioni del Parlamento Europeo come un’opportunità per innalzare la consapevolezza sul carattere di classe della UE e delle sue politiche, e continuare a rafforzare la nostra lotta per i diritti della gioventù, dei lavoratori e dei popoli, per un’Europa di cooperazione, solidarietà e pace. Allo stesso tempo, sosteniamo il diritto della classe operaia di tutti i paesi al disimpegno da questa alleanza.

In questo contesto è importante valorizzare il ruolo della lotta della gioventù in difesa dei propri diritti e per rispondere ai propri problemi concreti, insistendo sulla necessità di continuarla e intensificarla. La gioventù deve lottare per un’istruzione e una sanità pubbliche e gratuite, per alloggi di alta qualità ed economici, per i diritti nei luoghi di lavoro, contro la disoccupazione e la precarietà, così come per l’accesso alla cultura, allo sport, a un tempo libero di qualità, come parte della lotta per il socialismo. Ci schieriamo al fianco delle lotte dei sindacati di classe, nella battaglia per migliori condizioni di vita. Allo stesso tempo, la lotta per una reale protezione dell’ambiente dalla barbarie della depredazione e dello sfruttamento capitalistico è una necessità.

La guerra in Ucraina ha già causato grandi perdite umane e materiali e le sue conseguenze stanno colpendo l’intera umanità. Questa guerra è la culminazione del processo che è iniziato con la dissoluzione dell’URSS e il successivo uso dei sentimenti nazionalisti da parte delle borghesie locali e straniere. Questa situazione non è iniziata nel 2022 con l’intervento militare della Russia capitalista, che condanniamo, ma è stata preparata anni fa con il supporto e il sostegno di USA-NATO-UE alle forze fasciste e al golpe nel paese, e può essere risolta solo con la lotta dei popoli per la pace e il cessate il fuoco.

Il coinvolgimento di un numero crescente di forze, sia sul territorio ucraino che al di fuori, conferma la preoccupazione che la questione possa diventare il punto d’inizio di un conflitto militare sempre più internazionale. Chiamiamo alla fine immediata di tutte le azioni militari. I popoli di tutti i paesi devono lottare contro le loro borghesie e tutti quelli che servono la loro propaganda, e costruire la propria strada.

I punti morti a cui l’imperialismo porta, la violazione dei diritti umani e del diritto internazionale assieme al diritto dei popoli all’indipendenza e all’autodeterminazione, falsamente giustificati come lotta contro il terrorismo, “liberazione” e altre bugie; l’accresciuta aggressività dell’imperialismo, l’intensificazione degli interventi imperialisti, rendono ancora più urgente intensificare la nostra lotta anti-imperialista, la lotta contro la NATO, l’UE e ogni alleanza imperialista, i governi borghesi, la loro propaganda di guerra e le politiche antipopolari, per intensificare la solidarietà internazionalista.
Questi sviluppi stanno esacerbando il dramma dei rifugiati a un livello tragico. I migranti e i profughi, vittime delle guerre imperialiste, stanno fronteggiando una politica di repressione, persecuzione, discriminazione e di sfruttamento crudele. Il capitale mantiene l’interruttore, che attiva a seconda delle sue necessità. I crescenti flussi di rifugiati in Europa vengono oggi strumentalizzati per rafforzare l’islamofobia, la xenofobia, il razzismo e il nazionalismo, per distogliere il popolo dalla lotta di classe. Allo stesso tempo, la gestione dei rifugiati da parte dei paesi ospitanti è caratterizzata da una brutale violazione dei diritti umani. Il risultato di tutto questo, in un contesto di impoverimento generalizzato della classe operaia, è la creazione di un terreno fertile per le forze reazionarie, inclusi il fascismo e l’estrema destra. Il fascismo è il prodotto del sistema capitalistico; è il suo braccio armati contro il movimento operaio e popolare. Esprimiamo la nostra determinazione per una lotta senza tregua, con un chiaro orientamento di classe, contro il fascismo e i nazionalisti, alcuni dei quali cercano oggi di ripulirsi attraverso la cosiddetta “legittima attività parlamentare”, indossando le vesti di “legittimo partito politico”. Lottiamo contro la teoria antistorica degli “opposti estremismi”, contro l’identificazione del fascismo con il comunismo, che è oggi una politica ufficiale della UE.

Una menzione speciale da parte del 17° MECYO va allo spargimento di sangue in corso in Palestina, al massacro genocida portato avanti dallo Stato di Israele nella terra occupata palestinese. Riconosciamo che la situazione di escalation è causata dall’occupazione in corso, dalla colonizzazione illegale dei territori palestinesi occupati da Israele e dai continui crimini che vengono commessi da decenni contro il popolo palestinese. Lo Stato assassino di Israele riceve supporto dagli USA, dalla NATO e dall’UE, e supporto dai governi borghesi d’Europa in modi e proporzioni differenti. Comprendiamo anche che questo nuovo ciclo di sangue in Medio Oriente può giungere al termine solo quando terminerà l’occupazione israeliana di lunga data dei territori palestinesi, con il riconoscimento di uno Stato palestinese indipendente nei confini del 1967, con Gerusalemme Est come sua capitale, il diritto dei profughi a tornare nella loro terra e la libertà per tutti i prigionieri politici palestinesi.

Nelle condizioni dell’aggressione imperialista in tutto il mondo e dell’attacco su tutti i fronti contro la gioventù e la classe lavoratrice, la lotta di classe e l’internazionalismo proletario sono l’arma più forte per portare le nostre lotte alla vittoria. L’unità delle gioventù comuniste su una base di classe e anti-imperialista è più che mai necessaria. La gioventù comunista unita, organizzata e combattiva, in prima linea nella lotta contro le guerre imperialiste e l’oppressione, contro lo sfruttamento capitalistico, continuerà a lottare per costruire l’Europa dei lavoratori, per costruire il mondo del socialismo!
Larnaca, 29 dicembre 2023.

Le organizzazioni che firmano la dichiarazione:
Organizzazione della Gioventù Democratica Unita (EDON), Cipro
Gioventù Socialista Operaia Tedesca (SDAJ), Germania
Gioventù Comunista di Grecia (KNE), Grecia
Fronte della Gioventù Comunista (FGC), Italia
Movimento della Gioventù Comunista, Paesi Bassi
Lega della Gioventù Comunista (YCL), Regno Unito
Gioventù del Partito dei Lavoratori (WPY), Irlanda
Lega della Gioventù Comunista Rivoluzionaria (bolscevica) (RKSMb), Russia
Collettivi dei Giovani Comunisti (CJC), Spagna
Gioventù Comunista di Catalogna (JCC), Spagna
Gioventù Comunista di Svezia (SKU), Svezia
Gioventù Comunista di Turchia (TKG), Turchia