FGC: «EQUIPARAZIONE TRA NAZISMO E COMUNISMO FALSO STORICO FUNZIONALE A INTERESSI DEL CAPITALE.»

E’ giunta la notizia della legge approvata dal Parlamento dell’Ucraina che equipara nazismo e comunismo condannando l’esperienza sovietica e equiparandola all’occupazione nazista dell’Ucraina, vietando utilizzo di simboli, propaganda e attività delle organizzazioni comuniste nel Paese con pene severe. Nell’esprimere la nostra solidarietà al partito comunista e alla gioventù comunista ucraina contro questa vergognosa legge facciamo le seguenti considerazioni:

-       ogni tentativo di equiparazione tra nazi-fascismo e comunismo è un falso storico, rappresenta l’espressione più forte della lotta ideologica che il capitale conduce contro i movimenti popolari e la loro aspirazione alla liberazione dallo sfruttamento del lavoro. Una ideologia funzionale al mantenimento di quella vecchia società marcia e moribonda che ancora oggi opprime le masse popolari, costringe la nostra generazione ad un futuro di sfruttamento e precarietà;

-       i tentativi di equiparazione non sono nuovi. Fin dagli anni successivi alla seconda guerra mondiale – che ha visto la sconfitta del nazifascismo grazie all’eroico sforzo dell’Armata Rossa e di centinaia di migliaia di partigiani comunisti nell’Europa – c’è stato il tentativo di equiparare sotto la fuorviante definizione di “totalitarismi” l’esperienza del socialismo reale con il nazi-fascismo. Questa definizione largamente utilizzata oggi negli ambienti scolastici, accademici e ripetuta continuamente dai media, è priva di qualsiasi fondamento reale ed è stata utilizzata solamente come strumento per ridurre l’influenza dell’URSS nel dopoguerra, e diffondere contrariamente l’idea di una presunta “libertà” nei paesi occidentali, che altro non è che la libertà dei grandi capitalisti di fare profitto, la libertà di sfruttamento, la libertà di essere disoccupati;

-       recentemente l’Unione Europea si è fatta promotrice di una forte campagna anticomunista, che ha incontrato l’avvallo  di settori della Sinistra Europea, la quale si è macchiata di corresponsabilità in queste politiche. L’Ucraina è solo l’ultima di diversi paesi ex sovietici che hanno approvato legislazioni simili, e tutto ciò è in stretta correlazione con gli interessi imperialistici nella regione dell’est Europa e le politiche di avvicinamento alla Nato e alla UE:

-       l’approvazione della legge di equiparazione e il conseguente divieto dell’azione politica dei comunisti nel Paese rappresentano l’ennesimo segnale della natura golpista e fascista del governo di Kiev che perseguendo gli interessi imperialistici degli USA e della UE ha costretto il paese ad una guerra civile e alla secessione delle regioni dell’Est. Questo governo che oggi lascia mano libera agli interessi dei grandi monopoli, con pochi che si arricchiscono enormemente sulla pelle dei lavoratori e del popolo ucraino merita tutto il disappunto ed il disprezzo, come lo meritano tutti i governi che lo sostengono;

-       la lotta delle regioni dell’est ucraino che oggi costituiscono la Novorossia anche alla luce di tale posizione del governo di Kiev deve essere sostenuta con forza, sostenendo in particolare i settori più progressisti che lottano per un radicale mutamento dei rapporti sociali all’interno del nuovo paese. Con forza è necessario respingere le ingerenze reazionarie inclini ad accordi che trascinino i lavoratori e le masse popolari novorusse in situazioni a loro sfavorevoli e funzionali alla mera sostituzione di oligarchi con nuove forme di oligarchia, qualunque sia la loro provenienza.;

-       il FGC, insieme alle forze comuniste in Italia e in Europa si impegna a contrastare il tentativo di equiparazione tra comunismo e nazi-fascismo, a lottare contro ogni ipotesi di restrizione delle libertà politiche di organizzazione, azione e propaganda delle forze comuniste. Nel 70 anniversario della liberazione dell’Europa il FGC si impegna, come stabilito nell’XI incontro delle gioventù comuniste europee, a sostenere campagne ed azioni comuni, a rafforzare le relazioni tra le gioventù comuniste del continente per rispondere assieme a questi attacchi e rilanciare l’azione dei comunisti nella lotta comune per il socialismo.

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