FGC: IN PIAZZA CONTRO MONTI E UNIONE EUROPEA.
Il 5 ottobre il Fronte della Gioventù Comunista è sceso in piazza contro le politiche del governo Monti e dell’Unione Europea in materia di scuola e giovani, lottando per una scuola realmente gratuita, e senza ostacoli economici di nessun tipo. I nostri studenti sono stati presenti in diverse città d’Italia a manifestare la nostra opposizione reale a questo governo, alla creazione di una scuola di classe in Italia, dove chi ha i soldi va avanti, chi non li ha non può accedere all’istruzione. I costi della scuola sono sempre più insostenibili per le famiglie italiane, dai libri, ai contributi d’iscrizione. Non è un caso che l’abbandono scolastico specie nelle periferie delle grandi città e nel sud del paese, sia in costante aumento. Tutto questo non è frutto di casualità ma di un disegno chiaro che vede nell’Unione Europea l’artefice principale. I governi si alternano ma il processo di privatizzazione dell’istruzione e di creazione di una scuola di classe resta. Analizzando i testi delle direttive, delle strategie comuni, dei regolamenti in materia di istruzione viene da pensare, parafrasando il testo del trattato CE, che «una scuola di classe ce la impone l’Europa».
Un’istruzione per pochi corrisponde ad un lavoro privo di coscienza e tutele per molti, con un’intera generazione relegata ad un futuro di precarietà e sfruttamento. Proprio mentre il capitalismo dimostra di non aver nessuna soluzione alla crisi in cui è precipitato, noi rivendichiamo con forza la necessità di un cambiamento di sistema. Abbiamo manifestato anche per combattere l’illusione che un cambiamento sia possibile all’interno di questo sistema, che esista un capitalismo buono e uno cattivo. Troppo spesso piattaforme politiche vaghe e poco nette su questo argomento lasciano illusioni, che presto si trasformano in delusione e ripiego. È la storia di questi anni di movimento, di troppe illusioni per l’appunto, che lasciano il posto alle sconfitte, alla disillusione, al disimpegno.
Noi lo diciamo chiaramente: lottiamo per una scuola pubblica, gratuita e di massa, per il diritto ad un lavoro per tutti, senza sfruttamento, per un’università di qualità accessibile a tutti. Ma sappiamo bene che queste richieste sono incompatibili con il capitalismo, con la sua necessità di sfruttamento, con la divisione della società in classi. Per questo lottiamo ogni giorno per la costruzione del socialismo, unico vero orizzonte di giustizia sociale e libertà, unico sistema in cui le nostre richieste potranno trovare completa attuazione. Queste due ipotesi sono divise da un’enorme barricata.
Spetta anche a te decidere da che parte stare.
E’ una presa di posizione chiara e condivisibile, e vi fa onore.