FGC: « NECESSARIO FISSARE SALARIO E ORARIO PER STUDENTI IN ALTERNANZA»
«Per evitare lo sfruttamento degli studenti in stage bisogna stabilire chiaramente i loro diritti sul luogo di lavoro» – questo ha affermato Paolo Spena (resp scuola e università del Fronte della Gioventù Comunista) in seguito all’inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato alla denuncia di 6 imprenditori, accusati di aver sfruttato la manodopera di 2700 studenti provenienti da 36 scuole del centro-sud. Gli studenti coinvolti, fra cui molti minorenni, ufficialmente erano in alternanza scuola-lavoro, ma nella realtà erano impiegati come manodopera a basso costo presso alberghi e ristoranti, con retribuzioni inferiori ai 60 euro settimanali.
«Tutt’altro che un caso isolato, al contrario è evidente la vera natura dell’alternanza scuola-lavoro voluta da Renzi» – ha commentato Spena – «La nostra proposta è molto semplice: chiediamo che nella Carta dei diritti degli studenti in alternanza scuola-lavoro, prevista dalla riforma, venga fissata una retribuzione minima per gli studenti in stage, che non deve essere inferiore al 60% del salario di categoria. Chiediamo anche che i turni di lavoro siano limitati ad un massimo di 4 ore giornaliere e 20 settimanali, innalzabile solo nel caso dei tirocini estivi a 6 ore e 30 ore. Infine, è chiaro che nelle scuole c’è bisogno di più collegialità e trasparenza: finché saranno i Presidi a stipulare gli accordi con le imprese, casi come questo saranno la norma.»