IL 12 MAGGIO BOICOTTIAMO I TEST INVALSI
Il 12 maggio, come avviene ormai dal 2011, agli studenti del secondo anno delle scuole superiori saranno somministrati i test INVALSI. Mentre le scuole italiane sono ridotte in ginocchio da anni di tagli scellerati, ogni anno si spendono milioni per questi test, presentati come una valutazione del sistema di istruzione ma in realtà funzionali allo smantellamento della scuola pubblica. Le valutazioni INVALSI generano una crescente differenziazione fra scuole di serie A e di serie B e anticipano il progetto di finanziare le scuole – incluse le scuole private -in base alla loro posizione in graduatoria. Una sorta di Robin Hood al contrario, che premia le scuole più prestigiose invece di intervenire su quelle in difficoltà, e che trascinerà le scuole verso una competizione sfrenata pur di accaparrarsi le poche briciole rimaste dopo i tagli di questi anni.
L’INVALSI somministra un quiz a crocette che non lascia spazio alla comprensione critica. Nel nome di una presunta “competitività” delle scuole italiane, la didattica viene progressivamente appiattita sull’apprendimento meccanico di nozioni secche, dequalificando nel complesso l’istruzione offerta nelle scuole, in perfetto accordo con un mercato del lavoro precarizzato che chiede lavoratori sempre più dequalificati e facilmente ricattabili. Questo modello si fa strada prepotentemente all’interno delle scuole, modificando la didattica e imponendo sempre più spesso di comprare appositi libri di testo aggiuntivi, aggravando ulteriormente e inutilmente la spesa che le famiglie devono sostenere.
Il Fronte della Gioventù Comunista sosterrà e organizzerà in tutta Italia il boicottaggio dei test INVALSI, denunciando il progetto dei finanziamenti differenziati che si cela dietro queste valutazioni. Boicottare i test significa non limitarsi ad una critica di retroguardia verso le politiche di questi anni, ma passare al contrattacco impedendo all’INVALSI di stilare una classifica delle scuole, opponendoci alla differenziazione fra scuole di serie A e di serie B. Significa rivendicare un’istruzione di qualità accessibile a tutti e che sia omogenea in tutte le scuole italiane, dal centro alla periferia, da quelle del Sud a quelle del Nord del paese, contro il feroce classismo che si nasconde dietro lo slogan del “merito”. Boicottare l’INVALSI significa difendere la scuola pubblica dalla morsa di questo sistema, rivendicare un modello di scuola diverso, finalizzato non al profitto di pochi ma allo sviluppo dell’individuo e al progresso dell’intera società.
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