LOTTARE CONTRO IL TERRORISMO E L’IMPERIALISMO
Gli attacchi terroristici a Parigi rappresentano un crimine senza giustificazione verso decine di giovani e lavoratori francesi. Il terrorismo islamico rappresenta oggi una minaccia reale alla sicurezza dei popoli del mondo, che per anni si è alimentata nelle guerre condotte dagli stati imperialisti in nord africa e medio oriente, che ha potuto contare sul supporto politico, diplomatico, economico e militare di quegli stati che hanno agito e continuano ad agire negli interessi dei propri monopoli. Il sostegno documentato del governo europeo e statunitense a gruppi estremistici di matrice islamica che ne sono divenuti mercenari nella lotta contro alcuni dei governi non allineati, hanno avuto come risultato quello di trasformare la Siria, la Libia, l’Iraq, l’Afghanistan e territori di diversi stati, in polveriere e palestre di addestramento di centinaia di terroristi islamici. Ciò che è accaduto ieri a Parigi succede quotidianamente nei paesi mediorientali e del nord africa, grazie ai risultati degli interventi imperialisti.
Oggi i partiti di governo e l’estrema destra (che si appresta a divenirlo) sono concordi nell’invocare come misure straordinarie la chiusura delle frontiere, l’incremento delle attività militari in africa e medio oriente, la restrizione dei margini delle libertà democratiche nei paesi europei. Queste misure che pure incontrano il favore di una parte della popolazione francese, italiana e di altri stati europei, non sono minimamente in grado di fermare il terrorismo. Sono invece un ottimo pretesto di legittimazione politica per partiti responsabili dell’attuale condizione, che oggi sono travolti dalla crisi economica, e che dietro la retorica dell’unità nazionale cercano di deviare l’attenzione dalle loro responsabilità.
Di fronte a questi drammatici eventi, i lavoratori e i giovani europei devono avere la forza di rifiutare la retorica dell’unità nazionale con quelle forze politiche che sono dirette responsabili del sostegno alle guerre imperialiste in medio oriente e nord africa, che hanno sostenuto, finanziato e armato i terroristi islamici. Sono loro i veri responsabili dell’accaduto. La battaglia contro il terrorismo islamico deve essere condotta senza quartiere. Ma quella lotta non è nulla se non accompagnata da altrettanta lotta verso coloro che hanno sostenuto gli estremisti islamici per gli interessi economici delle grandi società capitalistiche.