PER SATNAM SINGH, UCCISO DAL PADRONE IN NOME DEL PROFITTO. Comunicato della segreteria nazionale FGC.
È morto poco fa Satnam Singh, il bracciante agricolo 31enne dell’Agro Pontino che due giorni fa era rimasto amputato di un braccio sul posto di lavoro, in un incidente con un macchinario.
Il padrone lo ha caricato su un camioncino e scaricato come un rifiuto in strada, assieme alla moglie disperata, davanti alla loro abitazione.
La criminale omissione di soccorso, che viene già minimizzata come “negligenza” da alcuni giornali evidentemente collusi con i caporali e con le imprese dell’agro-mafia, è stata senza alcun dubbio la principale causa della morte di Satnam, che ha resistito due giorni ricoverato all’Ospedale San Camillo di Roma.
Satnam Singh è l’ennesima vittima del volto più disumano del capitalismo, che nell’Agro Pontino come in altre regioni agricole mostra da anni il suo vero volto, fatto di caporalato e sfruttamento disumano dei braccianti di origine immigrata.
Contestiamo con forza certe letture semplicistiche, che riducono il caporalato a un problema di “legalità” e di antimafia, negando il carattere di classe dell’oppressione dei braccianti immigrati. Ciò che avviene da anni nell’Agro Pontino e in contesti analoghi, sotto gli occhi di tutti, è invece il volto più disumano dello sfruttamento di classe.
La normalizzazione di fatto del caporalato nell’agricoltura italiana è l’altra faccia della medaglia di un sistema di potere ben diffuso, che parte dal dominio dei grandi monopoli dell’agricoltura e della GDO e arriva a rendere “ordinarie”, in nome della difesa dei profitti, le forme più barbare e disumane di sfruttamento.
Le radici di questi fatti stanno nella natura stessa di un sistema fondato sul profitto di pochi a scapito della vita di molti. Contro questa barbarie è necessario oggi mobilitarsi.
Chiamiamo le forze sindacali e di classe ad alzare il livello di mobilitazione, mettersi in agitazione, rispondere con lo sciopero a quanto è avvenuto. Chiamiamo le forze politiche della sinistra di classe a mettere in campo i propri sforzi, congiuntamente, per produrre una risposta chiara e immediata, sul terreno della mobilitazione operaia e sindacale. Ogni reazione fiacca o inadeguata conferma ai padroni che possono alzare sempre più l’asticella.
Le nostre forze saranno a disposizione.
PER SATNAM SINGH, UCCISO IN NOME DEL PROFITTO.
BANDIERE ROSSE AL VENTO.