SOLIDARIETA’ ALLO SKOJ (SERBIA) E AL NUOVO PARTITO COMUNISTA DI JUGOSLAVIA

Il Comitato Centrale del Fronte della Gioventù Comunista esprime solidarietà a nome di tutta l’organizzazione ai compagni della Gioventù Comunista di Jugoslavia (SKOJ)  e del  Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia (NKP), in particolar modo al compagno Aleksandar Djenic, dirigente nazionale del NKP, che negli scorsi giorni è stato vittima di una vile aggressione da parte dei neo-fascisti serbi. Denunciamo inoltre la complicità tra gli aggressori e l’apparato repressivo-giudiziario, che hanno incriminato il compagno Aleksandar Djenic, colpevole di essersi difeso dall’attacco subito. I fascisti, una volta di più, dimostrano il loro reale ruolo di cani da guardia di questo sistema. Questo episodio Ë solo l’ultimo di una serie di aggressioni avvenute negli ultimi mesi a Belgrado e Novi Sad contro i compagni dello SKOJ e del NKP.

L’attività di provocazione fascista non fermerà l’azione delle organizzazioni popolari e dei lavoratori.  Ricordiamo che anche in Italia contro i militanti delle organizzazioni popolari sono stati sguinzagliati i cani fascisti ed il loro padroni degli apparati di repressione. I compagni Nunzio D’Erme e Marco Bucci sono tuttora indagati per essersi opposti all’attività provocatoria fascista. Questa offensiva contro le organizzazioni popolari e dei lavoratori in tutta Europa non fermerà la nostra attività, ma ci spronerà ad una maggiore  organizzazione e coordinamento a livello sia internazionale sia nazionale nel contesto delle organizzazioni popolari che oggi sono chiamate a fare fronte unico contro l’offensiva padronale e dei loro servi fascisti.

The Central Committee of the Fronte della Gioventù Comunista expresses solidarity on behalf of the entire organization to the comrades of the Communist Youth of Yugoslavia (SKOJ) and the New Communist Party of Yugoslavia (NKP), particularly to the comrade Aleksandar Djenic, member of the Secretariat NKP, which in recent days was the victim of a cowardly attack by the Serbian neo-fascist. We also denounce the complicity between the attackers and the repressive apparatus, which indicted the comrade Aleksandar Djenic as guilty of defending himself from the attack immediately. The fascists, once again, show their real role as watchdogs of this system. This episode is just the latest in a series of attacks that occurred in recent months in Belgrade and Novi Sad against the comrades of the SKOJ and the NKP. The activity of fascist provocation will not stop the action of the popular and workers organizations.

We remember that in Italy as well, against the militants of popular organizations were unleashed the fascist dogs and their owner of apparatus of  repression. The italian comrades Nunzio D’Erme and Marco Bucci are still under investigation for opposing fascist provocative activity. This offensive against the popular and workers organizations throughout Europe will not stop our activity, but it will spur us to a greater organization and coordination at both the international and national level as part of the popular organizations, today must do a common front against the offensive of the fascists and their servants.

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