SPAGNA. FGC: «SOLIDALI CON LOTTA DEI MINATORI»
Cari compagni,
a nome del Fronte della Gioventù Comunista (Italia) vogliamo inviarvi la nostra piena solidarietà per la lotta che con orgoglio, forza e coraggio state conducendo. Nonostante la censura dei giornali e delle televisioni le immagini della vostra «marcha negra» sono arrivate anche in Italia.
La decisione della chiusura delle miniere in Spagna è frutto della stessa logica che impone al nostro paese la chiusura di settori importanti della produzione. Le vostre miniere non chiudono perché sono vecchie, anti-economiche, o inquinanti, come dice il governo e la stampa. Le vostre miniere chiudono perché bisogna far spazio al profitto della grandi società monopolistiche internazionali, che con la chiusura delle miniere europee, vedranno aumentare i loro profitti, a danno della condizione di migliaia di lavoratori, sempre più sfruttati o licenziati.
Come sempre i grandi gruppi economici dettano la linea, l’Unione Europea trasforma in direttive e regolamenti i loro interessi economici, che così assumono il valore di legge, e i governi nazionali si limitano ad eseguire il compito, senza nessuna autonomia, senza nessuna sovranità dello Stato.
Siamo tutti vittime di questa condizione. Che si tratti di minatori, operai, studenti, giovani lavoratori precari, quale che sia la lingua che parliamo e il paese in cui viviamo, la logica è sempre la stessa: i grandi interessi economici prevalgono sui diritti, sul lavoro, sul futuro.
Come giovani viviamo la stessa condizione dei giovani in Spagna, con tassi di disoccupazione altissimi, lavoro precario e senza diritti per quelli che riescono a lavorare, un accesso all’istruzione e all’università sempre più difficile. Non c’è alcuna frontiera che divida la nostra condizione.
Cari compagni, la nostra solidarietà non è un gesto formale. Sappiamo che la vostra lotta è anche la nostra e che solo attraverso una vera unità delle lotte a livello europeo, uno stretto coordinamento e una stessa direzione sarà possibile vincere insieme. Perché le miniere e ogni posto di lavoro, sono di chi lavora ed il futuro non è il capitalismo.
Hasta la victoria!