Test medicina. «Non c’è meritocrazia senza uguaglianza». Proteste del FGC in tutta Italia
In occasione delle prove di accesso alla facoltà di Medicina, il Fronte della Gioventù Comunista (FGC) si sta mobilitando con azioni di protesta in tutta Italia contro il numero chiuso nell’università. Manifestazioni di protesta ci sono state nelle università di Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Firenze, Cagliari, Bologna e decine di atenei in capoluoghi di provincia e regione.
«A determinare il risultato dei test ci sono sempre più le disuguaglianze economiche, altro che meritocrazia» – ha affermato Luca Paolucci, responsabile università del FGC – «Non tutti vengono da scuole prestigiose o possono spendere migliaia di euro per prepararsi con corsi privati. Se non c’è uguaglianza e non si parte dalle stesse condizioni, come si può parlare di merito? In Italia – ha aggiunto Paolucci – c’è un saldo negativo fra i nuovi medici e chi va in pensione. In 7 anni abbiamo perso 9mila medici e mancano all’appello 50mila infermieri. Di fatto questi test servono solo ad avallare i tagli alla sanità pubblica a vantaggio del privato.»
«L’università – conclude – non ha bisogno di questi test, ma di essere davvero gratuita e accessibile a tutti indipendentemente dalle condizioni economiche. Serve una pianificazione razionale dell’accesso dei giovani laureati al mondo del lavoro per combattere la precarietà. Questo numero chiuso invece non serve ai giovani».